
Il caffè è una bevanda amata da milioni di persone in tutto il mondo. La sua popolarità è dovuta sicuramente al suo sapore unico, ed inimitabile, ma anche agli effetti stimolanti che offre grazie alla caffeina, il suo principio attivo. Tuttavia, la domanda su quanti caffè si possano consumare al giorno è oggetto di dibattito. In questo articolo, esploreremo i consigli degli esperti sulla quantità di caffè raccomandata.
La quantità di caffeina raccomandata
Il caffè consumato in modo moderato può offrire alcuni benefici per la salute. Alcune ricerche hanno suggerito che il caffè potrebbe essere associato a un ridotto rischio di alcune malattie, come il diabete di tipo 2, il morbo di Parkinson e alcune forme di cancro.
A prescindere dai suoi benefici, oggi il caffè è talmente amato, da essere divenuto un’abitudine insostituibile in Italia e nel mondo. Il sito dell’Online Casino di Betway ha stilato una classifica delle città europee capitali del caffè nelle quali il numero di caffè consumato è incredibilmente elevato.
La quantità di caffeina che una persona può consumare in modo sicuro varia da individuo a individuo anche a seconda delle sue condizioni fisiche e di salute ovviamente. Ricordiamo a tal proposito, che per esempio la quantità di caffeina raccomandata per una donna incinta è diversa da quella di un uomo. Tuttavia, molte organizzazioni sanitarie e esperti raccomandano, in linea generale, di limitare l’assunzione di caffeina a circa 400 milligrammi al giorno per gli adulti.
Questa quantità è equivalente a circa quattro – cinque tazzine di caffè al giorno. È però importante notare che la quantità di caffeina in una tazza di caffè può variare a seconda del tipo di caffè e del metodo di preparazione.
Soggetti a rischio
Esistono categorie di persone che dovrebbero invece evitare del tutto o limitare al minimo il consumo di caffè. Stiamo parlando di soggetti con patologie cardiache, problemi di ipertensione arteriosa, problemi gastrici o soggetti che utilizzano quotidianamente alcune categorie di farmaci come gli antidepressivi, i broncodilatatori e alcuni farmaci antibiotici.
Metodi di preparazione: essenziali per un buon caffè ed il controllo della caffeina assunta.
Forse non sai che il metodo di preparazione è essenziale per capire quanta caffeina stiamo assumendo. Alcuni metodi, infatti, fanno sprigionare al caffè un maggiore apporto di questa sostanza.
Per esempio, il caffè all’americana, chiamato anche “Brewed coffee” preparato come se fosse un infuso, nell’apposita “caffettiera all’americana”, che prevede aggiunta di acqua calda ad un filtro contenente il macinato, fa sprigionare al caffè il doppio della caffeina rispetto al tradizionale espresso nostrano o rispetto al caffè della Moka.
Questo perché la caffeina è una sostanza idrosolubile che a contatto con l’acqua si discioglie. Il caffè mantenuto quindi in infusione per lunghi periodi di tempo in acqua bollente, sprigiona quindi il doppio della quantità di caffeina rispetto all’utilizzo di una caffettiera o una macchinetta per espresso usata al bar.
L’80% della popolazione mondiale consuma in effetti il brewed coffe di traduzione anglosassone e solo in Italia si ricerca invece quel sapore, quasi “familiare” dell’espresso in tazzina.Chi crede quindi che il caffè “annacquato” degli americani sia innocuo si sbaglia di grosso! È inoltre da notare il fatto, prettamente culturale, collegato alla modalità di consumazione del brewed coffee: se di caffè espresso noi italiani ne gustiamo una tazzina alla volta, i Paesi anglosassoni consumano le famose “mug” di caffè come se fosse acqua fresca! La “mug” è la classica tazza da colazione che in Italia viene usata più comunemente per il cappuccino. Ebbene questa differenza nella modalità di degustazione va ad accentuare il divario di caffeina assunta tra Italia e Stati Uniti per esempio.