
È da diverso tempo ormai che in rete circola questa notizia: un cospicuo bonus IRPEF che spetterebbe a lavoratori dipendenti e pensionati relativo alla busta paga di agosto 2021 e che è riconducibile all’operato dell’ex presidente Mario Draghi e del suo governo.
Ma è davvero così? O si tratta dell’ennesima fake news?
Bonus IRPEF 2021 agosto: di che si tratta?
Anche a distanza di tempo, continuano a circolare in rete i rumors relativi al presunto Bonus Draghi, chiamato anche Bonus IRPEF. Questo bonus, erogato una tantum, sarebbe rivolto a tutti i lavoratori dipendenti all’interno della busta paga del mese di agosto 2021.
Con altre parole, si tratterebbe di una detrazione dell’IRPEF superiore, calcolata in base al reddito, ai giorni lavorati nel corso dell’anno e al tipo di contratto.
Le news che circolano in rete riportavano, e lo fanno tuttora, che il Bonus IRPEF 2021 di agosto avrebbe dato diritto a una detrazione con importo massimo di 1.880 euro fino a 690 euro per i redditi inferiori a 55.000 euro, mentre oltre tale soglia non sarebbe spettato a nessuno.
Ma cosa c’è di vero intorno a questa faccenda? Praticamente nulla.
Sono del tutto infondate le notizie in merito al Bonus IRPEF 2021 di agosto.
Tutto è rimasto come prima. L’erogazione, infatti, avviene di regola durante l’anno di maturazione per mezzo delle buste paga mensili. Ed è il datore di lavoro la figura predisposta ad effettuarla.
Il successo della fake news in questione è stato sicuramente consentito dalle difficoltà economiche in cui versa gran parte della popolazione che, in un contesto di bonus elargiti qua e là durante la pandemia, ha sperato in un po’ di ossigeno. E i social hanno fatto da cassa di risonanza a questa bufala.
Bonus IRPEF 2021 agosto: l’ennesima fake news
La notizia del Bonus IRPEF 2021 di agosto, o Bonus Draghi, è una bufala vera e propria che non trova attinenza da nessuna parte. Gli importi di cui sopra sono conseguenti semplicemente alle detrazioni fiscali e di lavoro dipendente normalmente previste dall’art. 13 del TUIR (Dpr. n. 917/1986).
Non c’è nessun agosto 2021. Anzi, è sin dal 1973 che le detrazioni fiscali di lavoro dipendente vengono direttamente calcolate dal datore di lavoro nelle buste paga mensili.
Il governo Draghi non c’entra nulla con questo rimborso IRPEF.
A ben pensarci, un eventuale rimborso ipotizzabile ci potrebbe essere. Quale? Quello che potrebbe essere conseguente al Modello 730 presentato dal lavoratore dipendente, ma questo riguarderebbe un conguaglio tra quanto calcolato durante l’anno e quanto effettivamente spettante a fine anno.
Ma non parleremmo mai delle cifre che circolavano in rete.
Sarebbe comunque un caso limitato e il mese di agosto non avrebbe molto senso. Se il lavoratore ha avuto nell’anno un solo rapporto di lavoro con lo stesso datore di lavoro, è quest’ultimo che con la busta paga di dicembre o al massimo entro il mese di febbraio dell’anno successivo, deve procedere alle operazioni di conguaglio, così come previsto dall’art. 23 del Dpr. n. 600/1973.
Non è previsto nessun accumulo nella busta paga di agosto in quanto si tratta di detrazioni fiscali già riconosciute dal datore di lavoro e godute precedentemente dal lavoratore.